My Jazz Vocabulary Catalog is a collection of lines extracted from my transcriptions, organized and transposed to 12 keys. I have kept a catalog for myself for many years, and it's something I keep on my music stand for those "What should I practice?" moments. Working on whole solos is great, but much of the value of transcription comes from absorbing small pieces of vocaublary from the great plyers - this catalog can be a tool in that pursuit.
Unless otherwise noted,all transcriptions are in the original key:tenor and soprano solos are in Bb key,alto and baritone solos are in Eb key. In some cases,versions in multiple keys,MP3 file and/or a detailed analysis of the solo are also available. Transcriptions of the same solo by different sources are provided when available.
stan getz sax solos pdf
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Stan Getz solo transcription pack from great jazz & bossa nova standards: Corcovado, Desafinado, How Insensitive, Like Someone In Love, Manha De Carnaval. 1 PDF Book & 48 MP3 play-along tracks. Duet duo easy Ella fitzgerald funk groove intermediate jazz jazz standard joel frahm Maceo Parker Miles Davis odd meter play-along saxophone.
Voglio ringraziare tuttiquelli che mi hanno aiutato atenere vivo il fuoco della musica durante il mio viaggio. Lamia speranza è che chiunqueabbia una scintilla che lo portaa suonare, scrivere o esprimersi in qualche altra forma d'arte, lo faccia. Se non per sé, almeno per noi altri: il fatto è chenon solo il mondo ha bisognodi più artisti, ma anche che ci sidiverte molto.Così Armando Anthony Corea, al secolo Chick, figlio di untrombettista professionista, nato nel 1941 a Chelsea, separatada Boston dal fiume Mystic,morto il 9 febbraio per una rara forma di tumore scoperto solo recentemente, ha voluto salutare il mondo dalla sua pagina Facebook. Elio Martusciello, un compositore italiano ilcui universo poco ha a che vedere con quello del celebratopianista italo-americano (ilnonno paterno era emigratonegli Usa a fine Ottocento da Albi, in provincia di Catanzaro),sempre su Facebook, ha scritto: La musica non è altro che ilcalco della voce della madreudita dal figlio già da quando èpresente nel suo grembo. Contatto embrionale intessuto dicalore, sazietà, stupore, meraviglia. Durante l'intero arco diuna vita, quando capita diascoltare un profilo melodicocapace, misteriosamente, di riportare alla memoria quella voce, quel canto, ne scaturisceun'emozione così intensa e incontenibile da sfociare inevitabilmente in un dolce, nostalgico e struggente pianto liberatorio. Proprio di una vitalità panica ed inesauribile è stato segno e sintomo benigno lo spartito della vita di Corea, comeun infinito inno alla gioia declinato in diverse forme, colori emelodie a seconda delle fasi,dell'ispirazione e dei compagni di ventura in una carrieralunghissima e luminosa.Dall'esordio in quintetto del1968 Tones for Joan's Bones all'ultimo Trilogy 2 sono passate infatti molte stagioni e cinquantunanni e il conto si allunga se consideriamo le precedenti sessions con pesi massimi comeHerbie Mann, Stan Getz, DizzyGillespie e Sarah Vaughan. Apartire dal primo concerto conCab Calloway, una esistenzatrascorsa nell'empireo deljazz, tessendo collaborazioniinfinite (mezzo secolo è durataquella con il batterista SteveGadd), assestando diversi colpida maestro, dal duo con BobbyMcFerrin a quello con BélaFleck alle esplorazioni in pianosolo, trovandosi al posto giustonel momento giusto grazie adun talento debordante e cristallino. Presente perciò in pietremiliari come Bitches Brew ed InA Silent Way di Miles Davis, tra idischi più importanti del Novecento tutto.Miles è stato il mio insegnante e mentore sin dalla primavolta che l'ho sentito suonare;era il 1947, io ero un bambino,lui era nel quintetto di CharlieParker. Da lì ho seguito ognisuo passo sino ad arrivare adentrare nella sua band per dueanni e mezzo, dal 1968 al1971, racconta nell'ultima intervista, rilasciata al quotidiano di Valencia Levante nel marzo del 2020: Ho imparato molte cose in quel periodo e da lì sisono aperte molte porte perpercorrere altre strade. Degnodi menzione il suo ruolo comecolonna portante del quintetto perduto proprio del divinoMiles, oggetto di un recente libro di Bob Gluck per Quodlibetsulla leggendaria formazioneche non entrò mai in studio diregistrazione. Dal magistrale epiano trio di Now He Sings, NowHe Sobs (1968), con Miroslav Vitous e Roy Haines. al jazzrockpatinato della Elektric Band,dal duo col vibrafonista GaryBurton ai sapori latini dellaSpanish Heart Band, sino allacollaborazione con Pino Daniele, la distanza è siderale, ma Corea la percorre con disinvoltura, curioso di esplorare tutti glispigoli del suono attraverso ilsuo caleidoscopio, che lo portaa vincere per 25 Grammy.Dall'esperienza con Davis, assieme all'altro fuoriuscito Dave Holland nascerà poi il quartetto Circle, con Anthony Braxton al sax e Barry Altschul allabatteria, che Marcello Lorraiproprio su queste pagine ha definito una impresa collettiva, concui Corea e Holland vogliono portare ancora più avanti la libertà acui hanno preso gusto con Davis.Fondamentale nel suo percorso il capitolo fusion con ReturnTo Forever, iniziato nel 1971, alquale dobbiamo un tema immortale come Spain, inciso l'anno dopo: qui sembra brillarecome in uno scrigno tutto ilsuo mondo, fatto di facilitàstrumentale e melodica fuoridal comune e di padronanza totale di linguaggio e strumento,dimostrazione pratica del celebre adagio di Johannes Brams:Ci sono tante melodie che vagano nell'aria che devo fare attenzione a non calpestarle. 2ff7e9595c
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